Abano Terme è conosciuta sin dai tempo dei romani e la presenza di rovine nella zona ne conferma l'importanza che il luogo doveva avere all'epoca. Si fa ricondurre l'origine del nome ad Aponus, il dio delle acque termali.
Le terme
Le acque di Abano, salso-bromo-iodiche ipertermali (84,5°C) e radioattive, sono usate per balneazione come terapia contro le malattie osteoartrosiche, reumatiche, infiammatorie, ginecologiche, respiratorie e del ricambio.
Assai efficace è la fangoterapia realizzata in melma ipertermalizzata ossia sottoposta ad un lungo processo di maturazione dell'argilla, organica ed inorganica, nell'acqua termale dotata di particolare flora microbica naturale.
Le cure termali consistono anche in
inalazioni, irrigazioni, grotte essudatorie secche ed umide. Si possono anche praticare
trattamenti estetici, dimagranti, linfodrenanti ed antistress.
Il monumentale Duomo di San Lorenzo, del 1780, custodisce al suo interno pregevoli affreschi, come la meravigliosa rappresentazione de "Le Stazioni della Via Crucis".
Il cuore della cittadina, Piazza del Sole e della Pace, ove è sita la Meridiana-Orologio Solare, in marmo policromo, una delle più maestose del nostro continente.
Numerose le Ville signorili dissemenate nel centro abitato; tra queste vi segnaliamo la cinquecentesca Villa Bassi-Rathgeb, oggi sede del Museo Civico e Villa Rigoni-Savioli, eretta nel XVI secolo in stile palladiano.
Appena fuori di Abano si trova il
Monastero di San Daniele. Pochi chilometri fuori dal centro cittadino, lungo la strada che collega Abano con la frazione di Feriole (spartita con i comuni di Selvazzano Dentro e Teolo) in aperta campagna, si trova la villa dove si rifugiò
Ugo Foscolo per scrivere il celebre romanzo epistolare "Le ultime lettere di Jacopo Ortis".